LA STORIA

 

Questo grazioso paese collocato a 910 metri d'altitudine si adagia lungo la valle che si estende in prossimità del centro incastellato di Castelmenardo. Non ci sono giunte molte notizie sicure circa il suo passato più remoto, ma dalle testimonianze architettoniche rimaste si può intuire che ricoprì un ruolo, certamente non secondario nelle vicende storiche del Comune.

Il nome "Collemaggiore" deriva, probabilmente, dal fatto che è il colle più alto che si trova nella zona della cosiddetta Parrocchia (che raggruppa i paesi di: Collemaggiore, Colleviati, Pagliara e Villette).

Il paese è circondato da vari monti e, per tale motivo, può essere considerato un luogo ameno. Vicino all’attuale paese sono stati rinvenuti ruderi appartenenti ad una struttura fortificata. Questi, probabilmente, appartenevano al Castiglione di cui è rimasto il toponimo nel monte. Il castrum doveva avere origine antichissima in quanto sorto intorno al X secolo.

 

Monastero di S. Paolo in Orthunis

L’importanza del luogo crebbe quando fu edificato il monastero benedettino di S. Paolo in Orthunis: la storia del paese dal X-XI secolo è, infatti, legata alle vicende dell’abbazia. Questa, in epoca medievale era un centro monastico benedettino, dal 1153, ci è anche noto con il nome di S. Castiglione, perchè sorgeva sull'omonimo monte. Durante questo periodo dipendeva dal vescovo di Rieti. Nel 1191, però, passò sotto il controllo del monastero benedettino di Montecassino. Nei pressi dell'abbazia sono stati rinvenuti resti che risalgono al periodo romano, nonchè epigrafi utilizzate come materiale di riuso.

La sua posizione e la sua giurisdizione, molto estesa, ci porta a pensare che il monastero risalga ad un epoca più antica di quanto ci è dato sapere dalla documentazione in nostro possesso. Nel XIII sec.passò ai francescani, ma quando se ne andarono, il convento cadde in rovina, mentre la chiesa rimase quasi integra fino al terremoto del 1349, che la danneggiò profondamente.

L’influenza del feudo di Castelmenardo cominciò a farsi sentire quando il monastero iniziò il suo declino. Infatti, durante il XIX secolo, il borgo apparteneva ai duchi Gurgo di Castelmenardo, ma in seguito alla riforma di Murat entrò a far parte del comune riunito di Castelmenardo e dopo l’unità d’Italia divenne frazione del Comune di Borgocollefegato.

Attualmente, dell'antico monastero resta soltanto la chiesa parrocchiale romanica che ne porta il nome.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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